Vaccino MPR (Morbillo-Parotite-Rosolia)

Il vaccino contro Morbillo, Parotite e Rosolia (acronimo: MPR) è ottenuto con virus vivi ma resi inoffensivi. Viene somministrato per via sottocutanea.

Quando vaccinare

Il calendario vaccinale prevede due dosi di vaccino MPR:

  • la prima dose tra i 12 e i 15 mesi di età;
  • la seconda dose a 5-6 anni di età.

In situazioni particolari, ad esempio quando è necessario una protezione più rapida, la seconda dose può essere somministrata dopo un intervallo minimo di 28 giorni dalla prima dose. Possono essere vaccinati anche i bambini dai 9 ai 12 mesi che sono venuti in contatto con un caso di morbillo o in corso di epidemia, ma in questo caso la dose non viene conteggiata e la prima dose valida dovrà essere somministrata dopo l'età di 12 mesi. Gli adulti che non possono dimostrare né di essere stati vaccinati, né di aver contratto una delle malattie devono ricevere almeno una dose di vaccino.

Il vaccino può essere somministrato contemporaneamente a qualunque altro vaccino.

Un vaccino combinato chiamato MPRV, che contiene sia il vaccino MPR che il vaccino antivaricella può essere somministrato al posto dei due singoli vaccini nei bambini e nei dodicenni.

Chi non deve essere vaccinato

Coloro che soffrono di:

  • deficit anticorpali gravi;
  • deficit gravi del numero e/o della funzione dei linfociti o fagociti;
  • immunodeficit grave (es. in corso di chemioterapia; trapianto cellule staminali ematopoietiche con GVHD; altre sindromi congenite con immunodeficit; infezione da HIV con grave immunodepressione).

In seguito a:

  • reazione allergica grave (anafilassi) dopo la somministrazione di una precedente dose;
  • reazione allergica grave (anafilassi) a un componente del vaccino (escluso l'uovo);
  • trapianto di organi solidi;
  • tubercolosi in fase attiva.

Le donne in stato di gravidanza:

  • la vaccinazione deve essere effettuata dopo il parto;
  • è raccomandato il rinvio della gravidanza ad almeno 4 settimane dopo la somministrazione della vaccinazione;
  • nel caso in cui lo stato di gravidanza venga accertato dopo aver ricevuto la vaccinazione, non è raccomandata l'interruzione della gravidanza stessa. 

Pertanto è sempre consigliabile informare il medico vaccinatore se la persona che deve ricevere il vaccino:

  • ha una malattia che coinvolge il sistema immunitario (ad es. HIV/AIDS) o è in trattamento con farmaci che deprimono il sistema immunitario;
  • ha un qualsiasi tipo di tumore o è in trattamento per una malattia tumorale;
  • ha un numero di piastrine basso (o altra malattia del sangue);
  • ha ricevuto un vaccino nelle ultime 4 settimane;
  • ha ricevuto immunoglobuline o trasfusione di sangue
  • ha avuto eventi avversi dopo precedente dose di MPR o reazione allergica grave (anafilassi) al lattice.

Tutte queste condizioni possono rappresentare una controindicazione per non effettuare o per rinviare la vaccinazione.

Il soggetto vaccinato non rappresenta un rischio per donne in gravidanza e soggetti con malattia del sistema immunitario, perché l'eventualità che questo soggetto infetti altri membri della sua famiglia non è mai stata documentata.

Quando rimandare la vaccinazione

I pazienti con malattie lievi possono in genere essere vaccinati con sicurezza. Se invece hanno malattie moderate o gravi è opportuno attendere la guarigione prima di effettuare la vaccinazione (in questo casi è comunque sempre meglio rivolgersi al pediatra o al medico di famiglia).

False controindicazioni

  • Terapia antibiotica in corso;
  • gravidanza di un convivente;
  • immunodepressione nei contatti stretti
  • reazioni locali o febbre lieve dopo una precedente vaccinazione;
  • storia personale o familiare di convulsioni e malattie neurologiche;
  • storia familiare di SIDS (vedi Nessuna relazione tra i vaccini e la morte in culla);
  • sindrome di Down;
  • allergia alle uova;
  • donna in allattamento;
  • donna in età fertile;
  • infezione da HIV asintomatica o senza immunodepressione grave;
  • mancato inserimento dell’uovo nella dieta;
  • positività cutanea alla tubercolina;
  • recente somministrazione (<4 settimane) di un vaccino inattivato; 
  • somministrazione di immunoglobuline contro il fattore Rh;
  • storia clinica di morbillo o parotite o rosolia;
  • storia di dermatite da contatto alla neomicina; 
  • terapia con corticosteroidi per uso topico/inalatorio o sistemico a basso dosaggio o come terapia sostitutiva.

I rischi della vaccinazione

Un vaccino, come qualsiasi altro farmaco, è in grado di causare problemi seri, come gravi reazioni allergiche. Il rischio che il vaccino MPR causi un danno grave o la morte, è estremamente ridotto ed è sicuramente inferiore rispetto ai rischi di complicazioni di chi contrae le malattie. La maggior parte delle persone che riceve il vaccino MPR non presenta alcun problema grave. Oltre alle comuni reazioni (gonfiore, arrossamento e dolore) nel punto dove è stata fatta la vaccinazione, si possono verificare:

Reazioni lievi

  • Febbre (fino a 1 su 6 casi);
  • Lieve esantema (puntini rossi sul corpo) 5%;
  • Gonfiore al viso o dietro il collo (circa 1 caso su 75) 1-2%.

Queste reazioni si verificano dopo 6-14 giorni dalla somministrazione del vaccino e sono meno frequenti

Reazioni di moderata gravità (rare)

  • Convulsioni febbrili 1/30.000;
  • Dolori e infiammazione alle articolazioni (più frequenti negli adolescenti o adulti, soprattutto donne) 0,5 % nei bambini, 25% negli adulti predisposti (che svilupperebbero una forma più grave se contraessero la malattia);
  • Riduzione del numero delle piastrine (piastrinopenia) 1/30.000 entro 2 mesi.

Reazioni gravi (eccezionali)

Alcune reazioni gravi, come gravi reazioni allergiche (meno di 1 caso per milione di dosi), sono segnalate dopo vaccinazione con MPR. Altre gravi complicazioni (sordità, convulsioni protratte, coma, danno cerebrale permanente) sono talmente rare che è difficile associarle alla somministrazione del vaccino.

Molti studi condotti hanno escluso qualsiasi relazione tra vaccino MPR ed autismo (vedi I vaccini non causano l'autismo).

Fonti / Bibliografia

Guida alle controindicazioni alle vaccinazioni (ed. 2018) https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_...

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