Vaccino anti-vaiolo
Il vaccino antivaioloso utilizzato in passato e che ha permesso di eradicare la malattia è composto da un virus simile a quello del vaiolo (ma meno dannoso), di origine bovina. Il vaccino ha dimostrato un’efficacia del 95% nel prevenire l’infezione ed è risultato anche efficace nel prevenire o attenuare la malattia se somministrato entro i quattro giorni successivi all’esposizione.
Nel 1967 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha lanciato il programma per l’eradicazione globale del Vaiolo tramite vaccinazione di massa. La malattia è stata dichiarata eradicata nel 1980, con l’ultimo caso acquisito naturalmente registrato in Somalia nel 1977.
La vaccinazione di routine è stata dunque sospesa, ed in particolare in Italia è stata interrotta nel 1977 e abrogata nel 1981.
Nel 1970 è stato identificato per la prima volta, in Africa centrale e occidentale, il Vaiolo delle scimmie, una zoonosi (malattia trasmessa dagli animali all’uomo) che nel 2022 ha visto un incremento nella trasmissione interumana che l’ha portata ad essere dichiarata dall’OMS un’emergenza di salute pubblica internazionale.
Vaccini disponibili
Il vaccino antivaioloso utilizzato in passato e che ha permesso di eradicare la malattia è composto da un virus simile a quello del vaiolo (ma meno dannoso), di origine bovina. Il vaccino ha dimostrato un’efficacia del 95% nel prevenire l’infezione ed è risultato anche efficace nel prevenire o attenuare la malattia se somministrato entro i quattro giorni successivi all’esposizione.
La vaccinazione avveniva tramite escoriazione con ago, inoculando sotto la cute il virus, e dava origine ad una piccola ferita, che evolveva in pustola e dopo qualche settimana guariva lasciando una piccola cicatrice.
Il sito di inoculazione rappresentava una possibile fonte di infezione per i contatti stretti del vaccino, pertanto veniva raccomandato di rispettare strettamente le norme igieniche tramite un’accurata igiene delle mani, soprattutto dopo aver toccato la ferita.
Attualmente sono disponibili nuovi vaccini di terza generazione, che sono attenuati e non replicanti e sono indicati per la prevenzione del vaiolo umano (Smallpox) e del vaiolo delle scimmie (Monkeypox), indicato per soggetti ad alto rischio di infezione. In particolare il vaccino per la prevenzione del vaiolo delle scimmie si chiama MVA-BN, distribuito nella maggior parte dei paesi del mondo. Disponibile in Europa dal 2013, MVA-BN ha come principale indicazione la prevenzione del vaiolo umano, ma la European Medicines Agency (EMA) ha autorizzato quest’anno (2022) l’utilizzo anche per l’immunizzazione contro il vaiolo delle scimmie.
Chi vaccinare
In Italia, sulla base delle caratteristiche epidemiologiche di diffusione del virus, si raccomanda pertanto la vaccinazione di alcune categorie a rischio (tra soggetti che abbiano compiuto i 18 anni di età):
personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus
categorie considerate a rischio (tra cui MSM) che hanno un’attività sessuale promiscua (più partner sessuali negli ultimi 3 mesi, sesso di gruppo, incontri sessuali in locali, recente malattia sessualmente trasmessa).
Al momento è esclusa una campagna vaccinale di massa, in quanto considerata non necessaria in considerazione delle modalità di contagio, della velocità di diffusione, e dell’efficacia delle misure non farmacologiche.
La vaccinazione viene effettuata tramite iniezione sottocutanea; il ciclo vaccinale completo consta di due dosi, somministrabili ad almeno 28 giorni di distanza.
E’ necessaria una sola dose di richiamo per coloro che abbiano già ricevuto una dose di vaccino antivaiolo, o di MVA-BN o abbiano già concluso il ciclo vaccinale da più di due anni di tempo.
Controindicazioni
Il vaccino è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo, ad uno o più eccipienti e a sostanze di cui possono essere contenute tracce (es. uovo, proteine del pollo)
Controindicazioni temporanee
E’ preferibile una distanza di almeno 4 settimane dalla somministrazione di un vaccino anti-SARS-CoV-2/COVID-19.
E’ sconsigliata la somministrazione del vaccino durante la gravidanza o ine l’allattamento, a meno che la vaccinazione non sia giustificata da un’ elevato rischio di esposizione al patogeno.
False controindicazioni
E’ possibile somministrare il vaccino a soggetti affetti da dermatite atopica. I soggetti con dermatite atopica hanno tuttavia maggiori probabilità di sviluppare sintomi locali e generali post-vaccinazione.
Il vaccino può essere somministrato anche a persone affette da immunodepressione congenita o acquisita (pazienti con infezione da HIV), pur rimanendo per questi soggetti la possibilità di sviluppo di una risposta anticorpale ridotta.
Come vaccinare
Il vaccino viene iniettato per via sottocutanea, preferibilmente nel braccio.
Effetti indesiderati
Le possibili reazioni sono rappresentate da rossore, gonfiore e prurito nel sito di iniezione; meno frequentemente sono possibili cefalea (mal di testa), brividi, spossatezza, nausea e dolori muscolari. Raramente reazioni allergiche.
Fonti / Bibliografia
Vaiolo - Istituto Superiore di Sanità. Accessed November 30, 2022. (https://www.epicentro.iss.it/vaiolo/)
Monkeypox - Istituto Superiore di Sanità. Accessed November 30, 2022. (https://www.epicentro.iss.it/monkeypox/)
FAQ - Vaiolo delle scimmie - MPX. Accessed November 30, 2022. (https://www.salute.gov.it/portale/p5_1_2.jsp?lingua=italiano&id=291#)
CDC, Ncird. Vaccine Information Statement: Smallpox/Monkeypox Vaccine (JYNNEOSTM): What You Need to Know.
www.cdc.gov/poxvirus/monkeypox/vaccines/va...
Indicazioni ad interim sulla strategia vaccinale contro il vaiolo delle scimmie (MPX). Accessed November 30, 2022. https://www.trovanorme.salute.gov.it