Informazioni Vaccino anti-varicella

La varicella è una malattia infettiva altamente contagiosa provocata dal virus Varicella zoster (Vzv), ed è annoverata fra le malattie contagiose dell’infanzia, che nella maggioranza dei casi colpiscono i bambini tra i 5 e i 10 anni. L’uomo è l’unico serbatoio noto di questo virus: la malattia si trasmette quindi soltanto da uomo a uomo. Il vaccino, ottenuto con virus vivi ma resi inoffensivi, viene somministrato per via sottocutanea ed è in grado di prevenire la malattia.

Dal 1995 è disponibile un vaccino costituito da virus vivo attenuato. L’efficacia della vaccinazione è molto elevata. Il vaccino è sicuro e ben tollerato e la protezione sembra essere di lunga durata. Il vaccino è disponibile in formulazione singola o può essere incluso nel vaccino tetravalente MPRV (morbillo-parotite-rosolia-varicella).

La maggior parte delle persone vaccinate non svilupperà la malattia. Ma se qualcuno dei vaccinati dovesse ammalarsi di varicella, questa di solito sarà molto lieve: avrà uno scarso numero di vescicole, meno probabilità di avere la febbre, e un recupero più rapido.

Vaccini disponibili

Ad oggi in Piemonte il vaccino disponibile è il VARIVAX, contenente virus della varicella ceppo Oka/Merck (vivo, attenuato).

Il vaccino contro la Varicella può essere somministrato contemporaneamente ad altri vaccini. Un vaccino combinato chiamato PROQUAD, che contiene sia la varicella che il vaccino MPR per morbillo parotite e rosolia, può essere somministrato al posto dei due singoli vaccini.

Quando vaccinare

È obbligatoria per tutti i nati a partire dal 2017 ai sensi della Legge 119 del 31 luglio 2017.
Devono essere somministrate due dosi di vaccino:

  • la prima dose tra i 12 e i 15 mesi di età;

  • la seconda dose a 5-6 anni di età.


La vaccinazione è inoltre consigliata a:

  • bambini più grandi

  • adolescenti

  • adulti che non sono stati mai vaccinati e che non abbiano ancora contratto la malattia

  • persone che per motivi professionali hanno un maggior rischio di acquisire l’infezione (come il personale scolastico) o trasmetterla a persone ad alto rischio di complicanze gravi (come gli operatori sanitari)

  • conviventi di persone affette da immunodepressione severa

  • donne in età fertile (NON in gravidanza) che non hanno già avuto la malattia, per evitare un’eventuale infezione in gravidanza e i conseguenti danni al bambino.

In questi casi il ciclo vaccinale consiste di due dosi somministrate a distanza di almeno 28 giorni l'una dall'altra.


In caso di infezione da varicella in soggetto non immunizzato, la vaccinazione entro 3 giorni dall’esposizione può prevenire un’infezione clinicamente evidente o modificare il corso dell’infezione.

Chi non deve essere vaccinato

Chiunque abbia avuto una reazione allergica grave (anafilassi) ad una precedente dose di vaccino contro la varicella o ad un componente del vaccino.

Chi è stato sottoposto a trapianto di organi solidi.

    Le donne in gravidanza dovrebbero attendere fino a dopo il parto per vaccinarsi contro la varicella. Prima della vaccinazione di donne in età fertile deve essere esclusa la gravidanza, ed un contraccettivo efficace deve essere utilizzato nelle quattro settimane successive alla vaccinazione.

    Alcune persone dovrebbero consultare il proprio medico per sapere se possono essere vaccinate contro la varicella:

    • soggetti HIV/AIDS positivi o portatori di altre malattie che colpiscono il sistema immunitario;
    • chi viene trattato con farmaci che agiscono sul sistema immunitario, come gli steroidi, per più di 2 settimane consecutive;
    • chi ha un qualunque tipo di tumore;
    • chi si sta sottoponendo al trattamento del tumore con radiazioni o farmaci.

    Quando rimandare la vaccinazione

    • I pazienti con malattie lievi possono in genere essere vaccinati con sicurezza. Se invece hanno malattie moderate o gravi, o malattie acute con febbre, è opportuno attendere la guarigione prima di effettuare la vaccinazione;
    • Coloro che recentemente abbiano ricevuto una trasfusione di sangue o altri prodotti ematici (es: immunoglobuline) dovrebbero chiedere al proprio medico quale intervallo di tempo è necessario attendere prima di vaccinarsi;
    • In caso di recente somministrazione di un altro vaccino a base di virus vivi è necessario attendere almeno 28 giorni.

    I rischi della vaccinazione

    Un vaccino, come qualsiasi altro farmaco, è in grado di causare problemi seri, come gravi reazioni allergiche. Il rischio che il vaccino contro la varicella causi un danno grave è estremamente ridotto. E' molto più sicuro vaccinarsi contro la varicella che superare la malattia naturale.

    L'eventualità che un soggetto vaccinato infetti altri membri della propria famiglia è eccezionale. Pertanto questa condizione non rappresenta un rischio per donne in gravidanza e/o soggetti con malattia del sistema immunitario.

    La maggior parte delle persone che ricevono il vaccino della varicella non ha alcun problema. Le reazioni generalmente sono più probabili dopo la prima dose piuttosto che dopo la seconda.

    Gli effetti avversi più frequenti sono locali di entità lieve, con risoluzione spontanea e senza ripercussioni. A distanza di 5-14 giorni possono comparire febbre e/o alcune vescicole. L’incidenza di effetti avversi severi è estremamente rara.
    La somministrazione della 1° dose di vaccino combinato MPRV è associata a un possibile aumentato rischio di convulsioni febbrili. Pertanto, in caso di anamnesi pre-vaccinale positiva per precedenti convulsioni febbrili nel soggetto o nei familiari di primo grado, è opportuno utilizzare i due vaccini separatamente (MPR+V).

    Problemi lievi

    • Dolore o gonfiore nel sito della puntura (circa 1 su 5 bambini e fino a 1 su 3 adolescenti e adulti);
    • Febbre (meno di 1 persona su 10);
    • eruzione cutanea lieve, fino ad un mese dopo la vaccinazione (1 persona su 25).

    Problemi moderati

    • convulsioni (spasmi o contratture) causate da febbre (molto rare).

    Problemi gravi

    • Polmonite (molto rara).
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