Vaccino antimeningococco C e ACWY

I vaccini anti-meningococcici sono vaccini inattivati (ottenuti cioè con frammenti del batterio) e coniugati (ovvero legati ad una proteina per renderli più efficaci) che si somministrano per via intramuscolare.

Vaccino Antimeningococco C e A-C-W135-Y (MenC e MenACWY)
Neisseria Meningitidis (meningococco) è un batterio responsabile di patologie come meningite e sepsi, con decorso grave che possono portare a morte o residuare in sequele come ipoacusia, ritardo mentale o perdita di falangi o degli arti. Sono colpiti soprattutto i bambini sotto i tre anni di età. In Italia i sierotipi più frequenti di Meningococco sono C e B.

Attualmente esistono due formulazioni, il vaccino contro il meningococco C, contenente l’oligosaccaride del batterio Neisseria Meningitidis del gruppo C coniugato, ed il vaccino tetravalente coniugato contro i quattro ceppi di Meningococco A, C, W-135 e Y (MenACWY). La formulazione del vaccino tetravalente MenACWY è somministrabile a partire dai 12 mesi di vita.
In linea con le raccomandazioni del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-25, a partire dall’anno 2024, anche in regione Piemonte, il vaccino tetravalente MenACWY sostituirà il vaccino MenC.  L'offerta è gratuita per tutti i nuovi nati (coorte 2023) dal 13° al 15° mese di vita, e la somministrazione avverrà in concomitanza con il vaccino MPRV, in siti diversi.

Per gli adolescenti di età compresa tra i 12 e i 14 anni è prevista una dose di richiamo del vaccino quadrivalente MenACWY , sia nei soggetti mai vaccinati in precedenza che nei soggetti che hanno già ricevuto una dose di vaccino contro MenC o una dose di vaccino contro MenACWY.

Come vaccinare
Nei lattanti e nei bambini si somministra per via intramuscolare nella regione anteriore della coscia, mentre in adulti e adolescenti viene somministrata a livello della spalla (muscolo deltoide).

Controindicazioni, controindicazioni temporanee e false controindicazioni
Non esistono situazioni cliniche che controindichino alla vaccinazione, eccetto che in quei soggetti che hanno sviluppato reazioni allergiche molto gravi (anafilassi) a sostanze contenute nel vaccino, sia principi attivi sia eccipienti, o a dosi precedenti dello stesso.

Rappresenta una controindicazione temporanea lo stato febbrile acuto, per cui è necessario rimandare la vaccinazione.Tuttavia, non deve comunque essere rimandata nel caso di una lieve infezione, come il raffreddore.

Precauzioni
Non sono presenti particolari precauzioni da adottare, se non quelle consigliate per qualsiasi vaccinazione. Esse riguardano la messa a disposizione immediata di cure mediche nel caso di un evento anafilattico. È buona pratica far precedere la somministrazione da una anamnesi e da un esame clinico.


Effetti indesiderati (lievi/moderati/gravi)
Come tutti i farmaci, possono comparire effetti indesiderati, che vengono classificati in base alla frequenza in molto comuni (più di 1 caso su 10), comuni (più di 1 caso su 100), non comuni (più di 1 caso su 1000), rari (più di 1 caso su 10000) e molto rari (meno di 1 caso su 10000).

Le reazioni indesiderate molto comuni sono perdita di appetito, irritabilità, sonnolenza e cefalea, febbre e dolorabilità nel sito d’iniezione.

È possibile che compaiano reazioni indesiderate di entità moderata o grave in numero ridotto di casi, quali dolori muscolari, convulsioni febbrili e reazioni di tipo allergico, che possono esitare in anafilassi nei casi più gravi. Tuttavia, esse tendono a comparire immediatamente dopo o entro i trenta minuti dalla somministrazione del vaccino, durante il periodo di osservazione di 15-30 minuti successivo alla somministrazione (guida controindicazioni NOTA 7). In questo modo, il personale sanitario sarà sempre pronto alla gestione tempestiva di un’eventuale reazione allergica.


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