Vaccino anti-HPV (papillomavirus umano)

Il vaccino anti-HPV è uno strumento sicuro ed efficace per la prevenzione dell' infezione e delle lesioni HPV-correlate, che possono dare origine a tumori maligni in entrambi i sessi.

Il virus HPV (Human Papilloma Virus - papillomavirus) è tra le più comuni cause di infezione a trasmissione sessuale.
La vaccinazione anti-HPV rappresenta uno strumento efficace per prevenire le possibili conseguenze dell’infezione, tra cui lesioni precancerose e cancro della cervice uterina (il collo dell’utero), della vulva e della vagina nelle donne, carcinoma del pene negli uomini, lesioni preinvasive e invasive dell’ano, condilomi acuminati e carcinomi orofaringei in entrambi i sessi. 

Si stima che la vaccinazione anti-HPV (prevenzione primaria) possa prevenire fino al 90% dei tumori correlati al virus. Tuttavia, non sostituisce lo screening (prevenzione secondaria) per il tumore della cervice uterina, che resta fondamentale per le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni. Nello specifico, si raccomanda l'esecuzione del Pap test ogni 3 anni tra i 25 e i 29 anni, mentre a partire dai 30 anni è indicato il test HPV per la ricerca del DNA del papillomavirus, da effettuare ogni 5 anni.

Il vaccino contro HPV è ottenuto con la tecnologia del DNA-ricombinante ed è composto da particelle simil-virali contenenti proteine sintetiche simili a quelle presenti nell’involucro del virus (capsidi virali), associate a sostanze adiuvanti per aumentare la risposta immunitaria. Il vaccino non contiene quindi materiale genetico del virus né altre proteine virali, quindi non può essere infettante o oncogeno. L’azione del vaccino è preventiva e non terapeutica e si esplica mediante la produzione di anticorpi neutralizzanti.

Vaccini disponibili

Differenti vaccini sono efficaci contro gruppi specifici di virus. Al momento è disponibile il vaccino 9-valente (9vHPV), attivo contro nove ceppi (6, 11, 16 e 18, 31, 33, 45, 52 e 58), mentre precedentemente sono stati offerti i vaccini bivalente (2vHPV) e tetravalente (4vHPV), rispettivamente contro due e quattro ceppi.
La vaccinazione viene somministrata per via intramuscolare nella regione deltoidea della spalla. Il numero di dosi varia in base all’età: nei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni è previsto un ciclo di due dosi (a 0, 6 mesi),  mentre a partire dai 15 anni sono raccomandate tre dosi (a 0, 2, 6 mesi). E’ preferibile completare il ciclo vaccinale entro un anno.

Calendario vaccinale

In Piemonte la vaccinazione è offerta in maniera attiva e gratuita a:

  • ragazze e ragazzi nell’undicesimo anno di età (a partire dai 10 anni compiuti);

  • ragazzi a partire dai nati nel 2006 e ragazze a partire dalle nate nel 1993. La somministrazione è gratuita anche per tutti coloro che non hanno aderito alla vaccinazione al momento dell’invito da parte dell’ASL;

  • donne di 25 anni di età in occasione del primo screening per la citologia cervicale (PAP-test), se non vaccinate in precedenza;

  • donne, indipendentemente dalla loro età, in caso di riscontro di lesioni cervicali di grado CIN2 o superiore. La vaccinazione potrà essere somministrata prima del trattamento o successivamente, fino ad un massimo di 3 anni dal trattamento stesso e potrà essere erogata in forma gratuita esclusivamente alle donne non vaccinate o non completamente vaccinate.; 

  • uomini con comportamenti sessuali verso persone dello stesso sesso;

  • soggetti con infezione da HIV.

Per le tutte le persone non incluse nelle categorie sopra menzionate, la vaccinazione è disponibile a pagamento presso le ASL, al prezzo di costo.

Si precisa che:

  • nel caso in cui l’intervallo di tempo tra le dosi già somministrate sia maggiore di quanto indicato dalla scheda tecnica, non è necessario ricominciare il ciclo e la vaccinazione andrà ripresa da dove si è interrotta;

  • nel caso in cui un soggetto non avesse terminato il ciclo, sia con vaccino bivalente sia con quadrivalente, questo dovrà essere completato il prima possibile con il vaccino 9-valente;

  • nel caso in cui un soggetto abbia precedentemente concluso il ciclo con vaccino bivalente o quadrivalente non sarà possibile ricevere gratuitamente la vaccinazione HPV con il vaccino 9-valente.

Controindicazioni assolute e temporanee

Le controindicazioni assolute alla vaccinazione contro l'HPV includono una reazione allergica grave (anafilassi) a una dose precedente del vaccino o a uno dei suoi componenti.
Lo stato di gravidanza rappresenta una controindicazione temporanea; sarà possibile effettuare la vaccinazione dopo la fine della gravidanza.
I vaccini anti-HPV sono sicuri nel caso si presentino blandi sintomi infiammatori, come febbricola, sintomi da raffreddamento o tosse, mentre nel caso di una malattia acuta da moderata a severa, con o senza febbre, è consigliato attendere la risoluzione del quadro infettivo. Ulteriori motivi di cautela sono una reazione orticarioide generalizzata e immediata in seguito a una precedente dose di vaccino e anamnesi di reazione allergica grave al lattice.

False controindicazioni

L’allattamento, lo stato di immunosoppressione, un’infezione da HPV nota, precedenti PAP test positivi e una storia di condilomi genitali non rappresentano controindicazioni reali alla vaccinazione e, pertanto, non costituiscono motivo per non eseguirla.

Effetti indesiderati

La maggior parte degli effetti indesiderati è di lieve entità. Il sintomo più frequentemente riportato è il dolore nel sito di iniezione. Tra i sintomi sistemici si osservano più comunemente mal di testa, affaticamento e febbre, mentre nausea e dolori muscolari o articolari sono riportati con minore frequenza.

Fonti / Bibliografia
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