Informazioni Vaccino anti-encefalite giapponese

Il vaccino protegge dalla malattia causata dal virus dell' encefalite giapponese. L’encefalite giapponese è una delle encefaliti più comuni al mondo, sono stimati 50.000 casi annui.

VACCINO ANTI-ENCEFALITE GIAPPONESE

L’encefalite giapponese è una delle encefaliti più comuni al mondo, con stimati 50.000 casi annui. La patologia è provocata da un virus della famiglia dei flaviviridiae trasmesso all’uomo tramite il morso di zanzare infette che si trovano prevalentemente nelle aree del sud-est asiatico e del Pacifico Occidentale, con incidenza più alta nelle zone rurali Il periodo di incubazione è solitamente di 4-14 giorni e, nella maggior parte dei soggetti, l’infezione decorre in modo asintomatico o con sintomatologia di entità lieve. Possibili sintomi sono febbre e mal di testa, sino ad arrivare alla più grave encefalite.

Quali sono i vaccini disponibili?

Il vaccino disponibile in Italia è un vaccino contenente il virus inattivato, somministrato per via intramuscolare in due dosi a quattro settimane l’una dall’altra.

Chi vaccinare?

La maggior parte dei viaggiatori ha un rischio molto basso di contrarre la malattia, ma la vaccinazione è fortemente raccomandata ad adulti, adolescenti, bambini e neonati a partire dai due mesi di età, che si rechino in Asia per periodi di tempo di almeno un mese, soprattutto durante la stagione delle piogge, o soggetti che viaggino per svolgere attività considerate a rischio, quali attività all’aria aperta (campeggio, trekking, pesca, …), o frequentazione di aree agricole con forte presenza di risaie o irrigazione. 

Controindicazioni e controindicazioni temporanee

È importante segnalare al medico eventuali allergie al principio attivo o ad uno dei componenti del vaccino ed eventuali pregresse reazioni allergiche al vaccino. La presenza di febbre alta è una controindicazione temporanea che richiederà di rimandare la vaccinazione. 

Soggetti immunodepressi o in terapia immunosoppressiva, potrebbero non sviluppare una risposta immunitaria adeguata.

Non esistendo studi a sufficienza riguardo la somministrazione del vaccino in donne gravide o in allattamento, pertanto il farmaco non viene somministrato a questa categoria di persone.

Quali precauzioni adottare? 

La seconda dose di vaccino deve essere somministrata almeno una settimana prima dell’eventuale esposizione al virus per poter fornire protezione.

Il vaccino non protegge da infezioni provocate da altri patogeni che possono essere trasmessi da zanzare; è quindi consigliato adottare tutte le strategie necessarie a limitarne le punture (indumenti coprenti, repellenti, zanzariere, zampironi).

Come vaccinare?

Per raggiungere una protezione efficace è necessario effettuare due dosi, secondo due possibili schemi vaccinali:

  • schema classico → una prima dose seguita dalla seconda a distanza di 28 giorni

  • schema rapido → per adulti fra 18 e 65 anni è possibile somministrare la seconda dose a distanza di 7 giorni dalla prima, se strettamente necessario.

Sono previste dosi di richiamo per mantenere la protezione nel tempo. 

Effetti indesiderati (lievi/moderati/gravi)

Possibili effetti collaterali si possono verificare solitamente entro i primi tre giorni dal vaccino, sono solitamente di grado lieve e si risolvono nel giro di qualche giorno.

Molto comuni (interessano più di 1 vaccinato su 10): mal di testa, dolori muscolari, dolore nel sito di iniezione, affaticamento.

Comuni (interessano da 1 a 10 vaccinati su 100): nausea, malattia simil-influenzale, febbre, altre reazioni nel sito di iniezione (es. arrossamento, indurimento, gonfiore, prurito).

Non comuni (interessano da 1 a 10 vaccinati su 1000): sintomi gastrointestinali come vomito o diarrea, sensazione generale di malessere, eruzione cutanea e prurito, Rari (interessano da 1 a 10 utilizzatori su 10000): palpitazioni, difficoltà respiratoria, , orticaria, dolore alle gambe o alle braccia,, i, gonfiore degli arti e delle caviglie, gonfiore palpebrale.


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