Vaccino anti-encefalite da zecche (TBE)

Il vaccino protegge dalla malattia causata dal virus dell’ encefalite da zecca (TBE).

VACCINO ANTI-ENCEFALITE DA MORSO DI ZECCA

La meningoencefalite da zecche (tick-borne encephalitis - TBE) è una patologia causata da un virus appartenente alla famiglia Flavivirus trasmessa tramite il morso di zecca. La trasmissione avviene specialmente nelle aree rurali o durante attività all’aria aperta nei boschi. Altra possibile via di infezione consiste nell’ingestione di latte e latticini non pastorizzati. La probabilità di essere punti da zecche che trasportano il virus è molto elevata in ampie parti d'Europa, nonché dell’Asia centrale ed orientale. La vaccinazione può essere praticata a qualsiasi età, a partire dai 12 mesi compiuti. L'indicazione alla vaccinazione nei bambini sotto i sei anni deve essere valutata individualmente in base al rischio di esposizione.

Quali sono i vaccini disponibili ?

TICOVAC è un vaccino inattivato contenente virus intero, prodotto a partire da virus interi coltivati su fibroblasti di pollo. È disponibile in confezione monodose in siringa preriempita da 0,25 ml (per bambini da 1 a 15 anni) e 0,5 ml (per soggetti di età ≥16 anni).


Chi vaccinare ?

La vaccinazione è raccomandata nei soggetti ad alto rischio per morso di zecca, quindi coloro che vivono o si recano in aree endemiche boschive e rurali.

Le persone più a rischio sono coloro che, in aree endemiche, svolgono attività all’aperto per lavoro o svago (pesca, caccia, campeggio, raccolta di funghi, attività forestale, allevamento, addestramento militare). In Italia, le aree a maggiore rischio sono le Prealpi e Alpi del nord-est, in particolare Veneto (Alpi Bellunesi), Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige (province di Trento e Bolzano). Inoltre, la patologia è endemica nelle regioni temperate dell'Europa e dell'Asia.


Controindicazioni e controindicazioni temporanee

Il vaccino è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo, a uno degli eccipienti o ai residui di produzione, come formaldeide, neomicina, gentamicina e solfato di protamina. È controindicato anche in soggetti con grave allergia alle proteine dell’uovo.

In caso di malattia acuta moderata o grave, con o senza febbre, la vaccinazione va rimandata.


Precauzioni

Il vaccino non protegge da altri patogeni trasmessi da zecche, come la Borrelia. È pertanto importante adottare misure preventive contro le punture: abiti protettivi, scarpe chiuse, repellenti.

Nei soggetti immunocompromessi, potrebbe non svilupparsi una risposta immunitaria adeguata. In questi casi, si raccomanda il dosaggio degli anticorpi quattro settimane dopo la seconda dose, con eventuale dose aggiuntiva.

La somministrazione durante gravidanza o allattamento è consentita solo se necessaria e dopo valutazione del rapporto rischio/beneficio.


Quando vaccinare e come vaccinare

Il ciclo vaccinale primario prevede tre dosi:

  • 1a dose: giorno 0;

  • 2a dose: dopo 1-3 mesi (o dopo 14 giorni in caso di necessità di protezione urgente);

  • 3a dose: 5-12 mesi dopo la seconda.

Si raccomanda di iniziare il ciclo nei mesi invernali per completarlo prima della stagione delle zecche (primavera-estate).

Dosi di richiamo:

  • Soggetti <60 anni: prima dose di richiamo 3 anni dopo la terza; successive ogni 5 anni

  • Soggetti ≥60 anni: tutte le dosi di richiamo ogni 3 anni

Effetti indesiderati

Molto comuni (interessano più di 1 utilizzatore su 10): dolore al sito di iniezione

Comuni (interessano più di 1 utilizzatore su 100): mal di testa, nausea, dolori muscolari e articolari, senso di stanchezza o indisposizione.

Non comuni (interessano più di 1 utilizzatore su 1000): gonfiore dei linfonodi, vomito, febbre, lividi al sito di iniezione.

Rari (interessano più di 1 utilizzatore su 10000): reazioni allergiche, sonnolenza, cinetosi, diarrea, dolore addominale, rossore, indurimento tissutale, rigonfiamento, prurito, formicolio e senso di calore al sito di iniezione.

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