Vaccino anti-encefalite da zecche (TBE)

Il vaccino protegge dalla malattia causata dal virus dell’ encefalite da zecca (TBE).

VACCINO ANTI-ENCEFALITE DA MORSO DI ZECCA

La meningoencefalite da zecche (tick-borne encephalitis - TBE) è una patologia causata da un virus appartenente alla famiglia Flavivirus trasmessa tramite il morso di zecca. La trasmissione avviene specialmente nelle aree rurali o durante attività all’aria aperta nei boschi. Altra possibile via di infezione consiste nell’ingestione di latte e latticini non pastorizzati. La probabilità di essere punti da zecche che trasportano il virus è molto elevata in ampie parti d'Europa, nonché dell’Asia centrale ed orientale. La vaccinazione può essere praticata a qualsiasi età, a partire dai 12 mesi compiuti. L'indicazione alla vaccinazione nei bambini sotto i sei anni deve essere valutata individualmente in base al rischio di esposizione.


Quali sono i vaccini disponibili ?

Si tratta di un vaccino a virus inattivato somministrato per via intramuscolare in tre dosi.


Chi vaccinare ?

La vaccinazione è raccomandata nei soggetti ad alto rischio per morso di zecca, quindi coloro che vivono o si recano in aree endemiche boschive e rurali.

In particolar modo sono considerate a rischio persone che, nelle aree endemiche per Encefalite da zecca, trascorrono molto tempo all’aperto per lavoro o per attività ricreative (es. pesca, caccia, campeggio, raccolta di funghi, attività forestale, allevamento, addestramento militare). In Italia sono a rischio soprattutto le aree prealpine e alpine del nord-est, tra cui Veneto (prevalentemente alpi bellunesi), Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, (province di Bolzano e Trento). Inoltre, la patologia è endemica nelle regioni temperate dell'Europa e dell'Asia.


Controindicazioni e controindicazioni temporanee
Il vaccino è controindicato in caso di ipersensibilità accertata al principio attivo, ad uno qualsiasi degli altri componenti o ad antibiotici quali neomicina e gentamicina. La somministrazione è controindicata anche in caso di precedente reazione allergica grave in seguito ad ingestione di uova o pollo.
In caso di malattia in fase acuta, con o senza febbre, il vaccino può essere rimandato fino al miglioramento delle condizioni di salute.


Precauzioni
Il vaccino non è in grado di fornire protezione contro altri patogeni trasmessi dal morso di zecche infette, è quindi buona norma adottare precauzioni atte a ridurre la possibilità di punture di zecca nelle zone ad alto rischio, come coprire adeguatamente gambe e braccia e indossare le apposite calzature.

Come altri vaccini, in caso di immunodepressione o trattamento immunosoppressivo, la risposta immunitaria determinata dal vaccino potrebbe non essere adeguata

Non vi sono studi a sufficienza circa l’effetto della somministrazione del vaccino durante gravidanza o allattamento, sarà quindi premura del medico valutare la necessità di inoculazione in base al rischio di infezione.


Quando vaccinare e come vaccinare

Il primo ciclo di vaccinazione è composto da tre dosi:

  • la prima dose somministrata il giorno 0;

  • la seconda dose a distanza di 1-3 mesi dalla prima. Questa può essere somministrata anche a distanza di due settimane dalla prima in caso di necessità di protezione urgente;

  • la terza dose a distanza di 5-12 mesi dalla seconda.

E’ raccomandato somministrare le prime due dosi durante il periodo invernale, in quanto le zecche iniziano la loro attività in primavera ed in questo modo si risulterà essere adeguatamente protetti nel periodo a rischio.

Il vaccino fornisce protezione per un periodo massimo di tre anni e possono quindi essere necessarie dosi di richiamo. In caso di necessità, è possibile effettuare un ciclo accelerato di vaccinazione; in questo caso la seconda dose può essere somministrata dopo 14 gg dalla prima, e la terza 5-12 mesi dopo la seconda. Tuttavia, la risposta anticorpale non sembra essere efficace come in seguito a ciclo vaccinale tradizionale.

Esiste anche la possibilità di seguire un ciclo accelerato di vaccinazione, che però non garantisce gli stessi risultati del ciclo classico, in termini di risposta anticorpale.

Effetti indesiderati 

Molto comuni (interessano più di 1 utilizzatore su 10): dolore al sito di iniezione

Comuni (interessano più di 1 utilizzatore su 100): mal di testa, nausea, dolori muscolari e articolari, senso di stanchezza o indisposizione.

Non comuni (interessano più di 1 utilizzatore su 1000): gonfiore dei linfonodi, vomito, febbre, lividi al sito di iniezione.

Rari (interessano più di 1 utilizzatore su 10000): reazioni allergiche, sonnolenza, cinetosi, diarrea, dolore addominale, rossore, indurimento tissutale, rigonfiamento, prurito, formicolio e senso di calore al sito di iniezione.


Condividi questa pagina: