Vaccino anti Covid-19

I vaccini disponibili per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2, responsabile della COrona VIrus Disease-19 (COVID-19), sono ad oggi numerosi e realizzati secondo metodiche diverse, alcune già in studio da tempo altre più innovative. Tutte le tipologie di vaccino agiscono bloccando l’ingresso del virus nelle cellule, che avviene tramite una proteina, chiamata “spike”, che come una chiave interagisce con altre proteine presenti sulla superficie delle cellule.

Quali sono i vaccini disponibili?

I vaccini disponibili per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2, responsabile della COrona VIrus Disease-19 (COVID-19), sono ad oggi numerosi e realizzati secondo metodiche diverse, alcune già in studio da tempo altre più innovative. Tutte le tipologie di vaccino agiscono bloccando l’ingresso del virus nelle cellule, che avviene tramite una proteina, chiamata “spike”, che come una chiave interagisce con altre proteine presenti sulla superficie delle cellule.L´Agenzia Europea del Farmaco (EMA), e di seguito l´Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) hanno autorizzato due vaccini ad mRNA tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021. L'efficacia dimostrata per questi vaccini è superiore al 90%.

A gennaio e a marzo 2021 sono stati approvati due vaccini a vettore virale, contenente un adenovirus (non infettivo) che trasporta l’informazione genetica della proteina spike e innesca una risposta immunitaria che ne permetta la produzione di anticorpi mirati.

Successivamente sono stati approvati due vaccini a subunità proteica che contengono frammenti di virus che contengono l’informazione genetica della proteina spike e che vengono veicolati da altri virus non infettivi.

Successivamente EMA e AIFA hanno autorizzato un vaccino a virus inattivato e adiuvato ottenuto dal virus SARS-CoV-2 reso innocuo nel provocare la malattia ma in grado di stimolare comunque il sistema immunitario a produrre anticorpi e cellule specializzate per la difesa dell’organismo.

Chi vaccinare?

I vaccini sopra elencati hanno ricevuto autorizzazioni per la somministrazione in gruppi di popolazione diversi ed in modalità diverse (ciclo vaccinale e dosi di richiamo).

I vaccini a mRNA possono essere somministrati a partire dai 5 anni in su, con dosaggi ridotti per i più piccoli, sia come ciclo vaccinale completo che come dosi di richiamo (dose booster) per gli adolescenti tra i 12 e i 17 anni.

I vaccini a vettore virale sono stati approvati per soggetti di età superiore ai 18 anni, con alcune riserve giunte in seguito ad alcuni effetti avversi molto rari verificatisi in adulti e giovani adulti che hanno portato a raccomandare questa tipologia per gli over 60, pur potendo completare il ciclo vaccinale in pazienti più giovani che abbiano ricevuto una prima dose.

I vaccini a subunità proteiche (ricombinanti, adiuvati) sono somministrabili dai 12 anni di età o dai 18 anni in base alle indicazioni della casa farmaceutica produttrice,mentre il vaccino inattivato adiuvato è somministrabile a soggetti di età compresa tra 18 e 50 anni.

I soggetti anziani e le persone affette da patologie croniche, condizioni di immunodeficienza congenita o acquisita (“fragili”) sono tra le categorie a maggior rischio di decorso grave della malattia e di complicanze, per i quali la vaccinazione è strettamente raccomandata.

Anche durante la gravidanza e l´allattamento é stata raccomandata la vaccinazione, non essendo stati riscontrati effetti dannosi per il feto o sostanze dannose nel latte materno. E’ comunque utile il consulto del proprio medico di fiducia.

Le persone con documentata immunodeficienza o in trattamento con farmaci immunomodulanti, in quanto maggiormente suscettibili di ammalarsi di Covid-19, possono avvalersi della vaccinazione. Nei soggetti estremamente vulnerabili che corrono un rischio significativo di sviluppare forme fatali di COVID-19, è indicata la somministrazione di una dose aggiuntiva per completare ciclo primario (che in questi casi, quindi, è costituito da 3 dosi) ed anche la somministrazione del primo e secondo richiamo dopo valutazione specialistica.

In Italia la vaccinazione anti SARS-CoV-2 é raccomandata per tutte le categorie di popolazione, salvo la presenza documentata di controindicazioni al vaccino. Dal 1° novembre 2022 è decaduto l’obbligo vaccinale per operatori sanitari, operatori delle residenze sanitarie assistenziali, studenti dei corsi di laurea impegnati nei tirocini per l’abilitazione all’esercizio delle professioni sanitarie.

Controindicazioni e controindicazioni temporanee

Il vaccino è controindicato per coloro i quali sono allergici al principio attivo o a qualche componente del vaccino. Possono esserci controindicazioni in base a specifiche condizioni che devono essere singolarmente valutate dallo specialista, in particolare: disturbi della coagulazione, storia di trombosi o riduzione del numero delle piastrine, specifici eventi neurologici.

Precauzioni
Prima della vaccinazione è utile segnalare al medico o al personale sanitario che effettua la vaccinazione la presenza di eventuali gravi reazioni allergiche o sofferenza respiratoria in seguito ad una precedente vaccinazione, eventuali episodi di svenimento, presenza di patologie acute o febbre alta, particolari condizioni di rischio legate all’assetto coagulativo del sangue (ed eventuali farmaci assunti), presenza di immunodeficienza o contemporaneo utilizzo di farmaci corticosteroidei.

False controindicazioni

Non costituiscono una controindicazione alla vaccinazione:

  • la presenza di raffreddore, tosse, otite, diarrea lieve e febbricola. In questi casi, la vaccinazione viene solo posticipata;
  • la comparsa di febbre o altre piccole reazioni generali;
  • la concomitante attuazione di terapia antibiotica, a meno di specifica controindicazione da parte del curante.

Quando vaccinare

La vaccinazione è stata raccomandata a tutta la popolazione di età uguale o superiore ai 5 anni, salvo casi particolari (vedi Controindicazioni).

Ciclo primario di vaccinazione

Il ciclo completo dei vaccini a mRNA comprende due dosi somministrate a distanza di 21 o 28 giorni a seconda dell’indicazione della casa farmaceutica produttrice.

La durata della protezione dovrebbe essere di almeno 9-12 mesi.

I vaccini a vettore virale vengono somministrati in singola dose o due dosi a distanza di 4-12 settimane l’una dall’altra.

I vaccini a subunità proteica (ricombinanti, adiuvati) vengono somministrati in due dosi a distanza di almeno tre settimane oppure come dose booster dopo ciclo vaccinale completo con altri vaccini, sulla base delle indicazioni della casa farmaceutica produttrice.

Il vaccino inattivato adiuvato viene somministrato in due dosi a distanza di 28 giorni.

Dosi di richiamo (booster)

L’introduzione della raccomandazione per la seconda dose di richiamo a tutte le persone di età superiore ai 12 anni è avvenuta nel gennaio 2022.

La distanza dal ciclo primario è di almeno quattro mesi (120 giorni).

La seconda dose di richiamo (second booster) è raccomandata ad una distanza di almeno quattro mesi (120 giorni) dalla prima dose booster a persone over 60, a soggetti fragili di età superiore ai 12 anni, alle donne in gravidanza, agli operatori sanitari e a operatori e ospiti delle residenze sanitarie per anziani.

Un’ulteriore dose di richiamo è raccomandata per coloro che abbiano già ricevuto la seconda dose booster alle persone di età superiore agli 80 anni, a soggetti fragili over 60, agli ospiti delle residenze sanitarie per anziani. Su richiesta, anche ultrasessantenni che hanno già ricevuto la seconda dose booster possono ricevere la terza dose di richiamo.

Come vaccinare?

Tutti i vaccini vengono somministrati per via intramuscolare a livello della regione deltoidea della spalla.

Effetti indesiderati (lievi/moderati/gravi)

Si suddividono in:

Molto comuni (riguardano più di 1 persona su 10): dolore, arrossamento o gonfiore in sede di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, dolori articolari, brividi, febbre, diarrea;

Comuni (da 1 a 10 persone su 100): nausea, vomito;

Non comuni (da 1 a 10 persone su 1000): Linfonodi ingrossati, senso di malessere o stanchezza generale, prurito o reazioni simil-orticaria sul sito di iniezione e/o diffusi, sudorazione

Rari (da 1 a 10 persone su 10.000): Paralisi facciale transitoria, reazioni allergiche (es. gonfiore del volto).

Frequenza non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Gravi reazioni allergiche sono molto rare e comprendono chiazze rosse sulla pelle (eritema multiforme), infiammazione del muscolo cardiaco (miocardite) o del suo rivestimento (pericardite). Entrambe queste manifestazioni potrebbero causare difficoltà nella respirazione, palpitazioni o dolore toracico. Altre reazioni comprendono un esteso gonfiore del braccio vaccinato, gonfiore del viso, sensazione di formicolio o diminuzione della sensibilità cutanea.

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